Regata di Murano: i campioni – 1 Luglio

Caldo, afa e “un sol che spacca e piere”, ecco il clima che la scorsa domenica, la prima del mese di luglio, ha riservato ai maestosi regatanti che si sono sfidati nel canale di Murano.
Alle 18.00 si sono attaccati al cordino i campioni e tra loro anche il nuovo arrivato Tobia Barina Silvestri, vincitore della regata di S.Giovanni e Paolo ed entrato di diritto a far parte di questa regata.
Parte lo sparo e subito si mettono in testa il verde e il marron dei cugini Vignotto, seguiti da una schiera eterogenea di colori che cercano in tutti i modi di attaccarsi alla loro poppe. Sono da subito un po’ più in disparte il canarin di Franco Dei Rossi (detto Strigheta) e l’arancio di Tobia Barina Silvestri.
Dopo i primi 500 m comincia la vera e propria lotta tra il marron di Rudy e il verde di Igor, seguiti dal celeste di Andrea Secco e il Rosa di Roberto Busetto.
Sono queste le 4 barche che domineranno la regata e subito dietro a loro il bianco di Andrea Bertoldini che, a momenti, cerca di sferrare qualche attacco per prendersi un posticino sul podio.
Giro del palo regolarissimo, tutti i regatanti si sono rispettati senza creare scompiglio ed è qui che notiamo in ottava posizione il canarin di Strigheta, appena poco più avanti della giovane recluta.
Solitamente il buon Strigheta parte sempre un po’ a rilento per andare ad attaccare i suoi avversari con calma. Questa volta no. Nei suoi occhi un leggero sconforto, un leggero rammarico, non per la sua posizione, ma perchè in cuor suo sapeva bene cosa significavano quei segnali mandati dal suo fisico.
Continua l’aspra lotta tra i cugini Vignotto per la bandiera rossa e tra Busetto e Secco per la bandiera verde.
Apre la sfilata nel canale che attraversa l’isola di Murano Igor Vignotto e la sua gondola verde, con un sorriso stampato e una grinta da leone; subito al seguito Rudy, un po’ più seccato di aver perso la battaglia con il cugino ma comunque soddisfatto della sua bandiera bianca.
Lottano fino all’ultimo istante il celeste e il rosa e sembra che quest’ultimo abbia commesso qualche irregolarità circa al giro del secondo paletto.
Vince comunque Roberto Busetto con la sua gondola rosa questa dura lotta, favorito anche dalla corrente che lo ostacolava molto meno rispetto alla posizione in cui si trovava Andrea Secco con la sua gondola celeste.
Arrivano in sucessione il bianco di Andrea Bertoldini, il viola di Davide Prevedello, il rosso di Giuliano Pagan, il canarin di Franco Dei Rossi e l’arancio del nuovo arrivato Tobia Barina Silvestri.
Un grande applauso è stato fatto a tutti i regatanti, ma uno in particolare è stato accolto come un gladiatore nella sua arena: Franco Dei Rossi. I suoi occhi avevano la luce del tramonto di una sfavillante carriera; ha donato gioie e attimi di souspance a tutti i suoi tifosi per ben 37 anni ed ora è arrivato anche per lui il momento di deporre le armi. Ha salutato tutti con un ultimo alza remi in onore di questa carriera, come ultima dedica ai suoi tifosi. Ma si parlerà ancora tanto di lui perchè, citando le parole di un famoso film, chi conquista la folla riecheggia nell’eternità e Franco è degno di riecheggiare nei secoli, tra le acque della sua amata laguna, come tutti i grandi campioni che tutt’ora ricordiamo.
Un saluto a questo vecchio campione e un benvenuto alla nuova recluta che, chissà, magari farà parlare tanto di se negli anni avvenire proprio come il nostro vecchio combattente che domenica ha ceduto la sua arena ad una nuova generazione di gladiatori.